Da Filippo Penati
Il ballottaggio? Zero a zero e palla al centro
Si comincia una nuova partita: zero a zero e palla al centro. Si sono cancellati i risultati dalla lavagna, non esiste un elettore conquistato per sempre, non c'è una somma da cui ripartire e non ci si può più nascondere dietro a simboli di partito: adesso il sipario non c'è più, i cittadini devono scegliere tra Filippo Penati e Guido Podestà, è questa la partita che stiamo per cominciare.
Mi rivolgo ai cittadini con il mio progetto e il mio programma e non ci voglio rinunciare, per questo non farò apparentamenti, ho presentato un progetto chiaro, ho fatto la scelta coraggiosa di rinunciare a una parte della coalizione che mi ha accompagnato per 5 anni e continuerò in modo coerente, non farò entrare dalla finestra chi è uscito dalla porta perché la coerenza per me è fondamentale.
Agli elettori chiedo fiducia e chiedo di riconfermare Filippo Penati alla guida della Provincia di Milano per avere un'istituzione che protegge i bisogni di questo territorio.
Io l'ho fatto per cinque anni sempre a schiena dritta, sia con il Governo Prodi che con quello di Berlusconi.
Continuerò a farlo, rappresentando la speranza, i bisogni e le delusioni dei milanesi.
Sono stato definito un 'leghista di sinistra', ma in verità sono solo un amministratore che ha imparato a leggere i segnali del territorio, ad ascoltare le persone e i cittadini e a trasformare questi segnali in progetti concreti.
Filippo Penati
15 MOTIVI PER VOTARE FILIPPO PENATI
Il ballottaggio? Zero a zero e palla al centro
Si comincia una nuova partita: zero a zero e palla al centro. Si sono cancellati i risultati dalla lavagna, non esiste un elettore conquistato per sempre, non c'è una somma da cui ripartire e non ci si può più nascondere dietro a simboli di partito: adesso il sipario non c'è più, i cittadini devono scegliere tra Filippo Penati e Guido Podestà, è questa la partita che stiamo per cominciare.
Mi rivolgo ai cittadini con il mio progetto e il mio programma e non ci voglio rinunciare, per questo non farò apparentamenti, ho presentato un progetto chiaro, ho fatto la scelta coraggiosa di rinunciare a una parte della coalizione che mi ha accompagnato per 5 anni e continuerò in modo coerente, non farò entrare dalla finestra chi è uscito dalla porta perché la coerenza per me è fondamentale.
Agli elettori chiedo fiducia e chiedo di riconfermare Filippo Penati alla guida della Provincia di Milano per avere un'istituzione che protegge i bisogni di questo territorio.
Io l'ho fatto per cinque anni sempre a schiena dritta, sia con il Governo Prodi che con quello di Berlusconi.
Continuerò a farlo, rappresentando la speranza, i bisogni e le delusioni dei milanesi.
Sono stato definito un 'leghista di sinistra', ma in verità sono solo un amministratore che ha imparato a leggere i segnali del territorio, ad ascoltare le persone e i cittadini e a trasformare questi segnali in progetti concreti.
Filippo Penati
15 MOTIVI PER VOTARE FILIPPO PENATI
1. per abolire la Provincia e creare la città metropolitana. Un governo di area vasta che potrà decidere in modo autonomo ed efficiente su materie come la pianificazione territoriale, il sostegno allo sviluppo economico, l'ambiente e i rifiuti, le infrastrutture e i trasporti;
2. perché è stato il primo Presidente di un'istituzione milanese a stanziare i fondi (25 milioni di Euro) per le famiglie colpite dalla crisi economica tagliando le spese di bilancio della Provincia;
3. per riconfermare una giunta che ha creato 3.600 nuovi posti negli asili nido e stanziato 70 milioni di Euro per il restauro delle scuole superiori di Milano;
4. per non far cadere nelle mani della destra anche la Provincia di Milano;
5. per continuare le grandi opere avviate nei primi cinque anni, opere fondamentali per il territorio milanese, come il prolungamento della MM2 ad Assago, della MM1 a Monza, la Metro-Tranvia Milano-Desio-Seregno e la MM3 a Paullo. E ancora, Pedemontana Lombarda e Tangenziale Est esterna, due infrastrutture che dopo 40 anni di immobilismo verranno finalmente realizzate, grazie all'impegno della Provincia e alla concertazione con i Comuni, e la Tangenziale Nord (Rho-Monza), ormai in fase di completamento;
6. perché vuole introdurre il biglietto unico dei trasporti in tutta la Provincia di Milano e durante la sua amministrazione la Provincia è stato l'unico Ente ad aver applicato sconti sugli abbonamenti per giovani e fasce più deboli;
7. per mantenere un ruolo di controllo sull'organizzazione dell'EXPO 2015. La Provincia ha sostenuto in maniera decisiva la candidatura di Milano e oggi si batte perché gli investimenti promessi siano effettivi e perché il grande potenziale dell'evento non sia sprecato per colpa di una burocrazia macchinosa e dei continui scontri di potere. Un anno è stato perso, per colpa della Moratti e del centrodestra, per le sue divisioni, le sue lentezze: una dibattito continuo sulle poltrone, sugli stipendi, sugli assetti di potere e non sulle cose da fare, che ha prodotto ritardi, sprechi e conflitti di interesse;
8. per proseguire una politica fortemente incentrata sull'ambiente e la difesa del territorio con la creazione del Metrobosco (600.000 nuovi alberi) e la valorizzazione del Parco Agricolo Sud di Milano che copre 47mila ettari (1/3 del territorio provinciale);
9. perché, al contrario delle altre istituzioni milanesi, ha sempre dedicato una fortissima attenzione al sociale. Ha stanziato 14 milioni di Euro negli ultimi tre anni a vantaggio dei piani di zona dei comuni per i minori, le famiglie, le giovani madri, disabili e gli anziani; ha creato l'Istituto di custodia attenuta per consentire ai figli delle detenute di evitare l'esperienza della vita in carcere e ampliato decisamente il servizio di teleassistenza agli anziani coinvolgendo 120 comuni dell'area milanese. La Provincia ha stipulato nuove convenzioni per il sostegno a Caritas, Casa della Carità, Opera San Francesco, NAGA, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), per interventi di inclusione sociale e mediazione culturale rivolti agli stranieri. Ha inoltre sostenuto gli sportelli permanenti di orientamento per gli stranieri attivati da Comuni e Terzo settore;
10. per supportare anche le piccole e medie imprese, lasciate solo dal centrodestra che preferisce difendere gli interessi di palazzinari e grandi industriali. La Provincia ha stanziato 24 milioni di Euro per sostenere la nascita di nuove imprese e ha seguito nel corso degli ultimi cinque anni 222 casi di crisi industriale di aziende del territorio milanese stanziando inoltre 10 milioni di Euro per il re-ingresso a lavoro di persone espulse o a rischio;
11. per combattere la criminalità e rafforzare la sicurezza con i fatti e le risorse, non con slogan. La Provincia ha investito 4.5 milioni di Euro a sostegno delle iniziative dei comuni volte a garantire una maggiore funzionalità dei presidi delle forze dell'ordine sul territorio e per il controllo dei luoghi di socialità come scuole e parchi;
12. perché Penati è l'unico amministratore ad aver difeso gli aeroporti di Malpensa e Linate mentre il Governo stanziava 550 milioni di Euro per Roma e 140 milioni per coprire i buchi di bilancio di Catania;
13. per una Provincia che ha investito negli ultimi 5 anni quattro milioni di Euro per dotare l'intero territorio provinciale di una rete telematica a banda larga unica in Italia per dimensioni (2600 km). Un progetto che garantirà l'accesso wireless ai comuni, alle università, alle scuole ed alle imprese del nostro territorio;
14. perché la Provincia di Milano ha investito più di ogni altro Ente per promuovere iniziative culturali nell'area milanese. Ha sostenuto nei momenti più difficili il Teatro alla Scala, le associazioni culturali delle periferie e ha messo in rete i teatri stabili. Grazie allo Spazio Oberdan, ha ospitato e realizzato più di 500 eventi all'anno di arte contemporanea, cinema e spettacolo, diventando un punto di riferimento per la cultura, l'integrazione e la creatività giovanile di Milano;
15. perché ha approvato il piano provinciale per la gestione dei rifiuti con l'obiettivo di rendere la Provincia di Milano autosufficiente. La raccolta differenziata è passata dal 40% del 2004 al 45% del 2008.
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