Cara Democratica, caro Democratico,
Voglio ringraziarti per la fiducia che in queste amministrative hai dato al PD.
A risultati definitivi possiamo dire: vinciamo noi e perdono loro. Tra vittorie al primo turno e ballottaggi che si terranno tra due settimane su 35 candidati sono 28 quelli del PD.
Hanno perso il PDL, la Lega, Berlusconi che ha voluto trasformare il voto in un referendum sul suo governo. Ho riso di gusto quando ho sentito i coordinatori del PDL dire che alle amministrative c'è stato 'un pareggio'. Se per loro 3-0 è un pareggio, per me va bene così. Gli elettori hanno dato al PDL una scoppola micidiale, e non è solo il risultato ottenuto nelle grandi città a renderci orgogliosi: avevamo chiesto in questa campagna elettorale un segnale di cambiamento ed e è arrivato in maniera inequivocabile.
Dal nord soffia un vento su tutto il Paese, come ho detto in conferenza stampa vinciamo a Torino e Bologna, andiamo al ballottaggio a Milano e Trieste e sono importanti le affermazioni ottenute dai candidati democratici negli altri centri della Lombardia ai danni della Lega, proprio a casa loro.
Sono felice per Piero Fassino e Virginio Merola, eletti al primo turno a Torino e a Bologna, dove l'ultima volta c'era stato il ballottaggio. Due rappresentanti del PD scelti dagli elettori del centrosinistra alle primarie. A Milano c'è stato uno straordinario successo di Giuliano Pisapia e al tempo stesso una straordinaria affermazione del Partito Democratico, primo partito in città. Non c'è niente di strano, le primarie si fanno apposta per scegliere il candidato che ha più possibilità di vincere.
Ora nei ballottaggi di Milano e Napoli questo segnale va confermato per far capire a tutti che nell'azione di governo si può e si deve essere democratici, come in tutti i paesi del mondo che non si sono messi in vena il 'ghe pensi mi'. Sono convinto che anche a Napoli e negli altri luoghi in cui non è stato possibile avere il centrosinistra unito al primo turno troveremo la chiave per compattarci e vincere.
Cambiare ora si può. Insieme.
Pier Luigi Bersani
PS: il 12 e 13 giugno saremo chiamati a votare per i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento: il PD parte da subito con una campagna di affissioni, e nei prossimi giorni ti informerò sulle nostre iniziative nei circoli e sulle manifestazioni che stiamo preparando.
Voglio ringraziarti per la fiducia che in queste amministrative hai dato al PD.
A risultati definitivi possiamo dire: vinciamo noi e perdono loro. Tra vittorie al primo turno e ballottaggi che si terranno tra due settimane su 35 candidati sono 28 quelli del PD.
Hanno perso il PDL, la Lega, Berlusconi che ha voluto trasformare il voto in un referendum sul suo governo. Ho riso di gusto quando ho sentito i coordinatori del PDL dire che alle amministrative c'è stato 'un pareggio'. Se per loro 3-0 è un pareggio, per me va bene così. Gli elettori hanno dato al PDL una scoppola micidiale, e non è solo il risultato ottenuto nelle grandi città a renderci orgogliosi: avevamo chiesto in questa campagna elettorale un segnale di cambiamento ed e è arrivato in maniera inequivocabile.
Dal nord soffia un vento su tutto il Paese, come ho detto in conferenza stampa vinciamo a Torino e Bologna, andiamo al ballottaggio a Milano e Trieste e sono importanti le affermazioni ottenute dai candidati democratici negli altri centri della Lombardia ai danni della Lega, proprio a casa loro.
Sono felice per Piero Fassino e Virginio Merola, eletti al primo turno a Torino e a Bologna, dove l'ultima volta c'era stato il ballottaggio. Due rappresentanti del PD scelti dagli elettori del centrosinistra alle primarie. A Milano c'è stato uno straordinario successo di Giuliano Pisapia e al tempo stesso una straordinaria affermazione del Partito Democratico, primo partito in città. Non c'è niente di strano, le primarie si fanno apposta per scegliere il candidato che ha più possibilità di vincere.
Ora nei ballottaggi di Milano e Napoli questo segnale va confermato per far capire a tutti che nell'azione di governo si può e si deve essere democratici, come in tutti i paesi del mondo che non si sono messi in vena il 'ghe pensi mi'. Sono convinto che anche a Napoli e negli altri luoghi in cui non è stato possibile avere il centrosinistra unito al primo turno troveremo la chiave per compattarci e vincere.
Cambiare ora si può. Insieme.
Pier Luigi Bersani
PS: il 12 e 13 giugno saremo chiamati a votare per i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento: il PD parte da subito con una campagna di affissioni, e nei prossimi giorni ti informerò sulle nostre iniziative nei circoli e sulle manifestazioni che stiamo preparando.
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